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al testo di Salvatore Solinas
Insonnia
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Ho guardato nel gelido cristallo di una notte di Dicembre le costellazioni migrare alla deriva.
In un’intera notte d’insonnia ho appeso ai loro lumi i miei pensieri come diafane chiome di comete.
Ho ascoltato il respiro della città dormiente i sussulti improvvisi, le sue voci le urla dei suoi incubi.
Ho acceso gli schermi di tutti gli insonni Ascoltai i monologhi dei loro deliri Ho letto le pagine dei loro libri
Ho udito i lamenti di tutti gli infermi i loro letti cigolanti, le preghiere i sospiri di tutti gli amanti.
Quando fu l’alba, una pace profonda si fece nel mio cuore M’addormentai in un’alcova di luce.
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